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Sinossi:
Cesarina Rupert, moderna Messalina, è la moglie di Claudio, patriota e geniale inventore di macchine belliche per maggior gloria della Francia. Tra drammi passionali e intrighi spionistici una coppia così male assortita non potrà che andare incontro a una fine tragica. Pina Menichelli esibisce il suo campionario espressivo più estremo per rappresentare l’eroina nera di Dumas “la mala femmina che mina la società, dissolve la famiglia, smembra la patria, sfibra l’uomo, disonora la donna di cui assume le parvenze e distrugge quelli che non la schiacciano”. Il risultato è una performance che incarna compiutamente gli eccessi ma anche il potere ipnotico ed erotico di quello che Dalì definì “cinema isterico”. Anche se i critici contemporanei storsero il naso, criticando non solo gli eccessi della protagonista ma anche la convenzionalità della storia, stupisce veder trattati sullo schermo in modo tanto esplicito per l’epoca temi sociali e politici quali l’aborto e l’aspirazione del popolo ebraico alla costituzione di uno stato nazionale.
Stella Dagna, “Catalogo Il Cinema Ritrovato 2012”.

Restaurato in collaborazione con Museo del Cinema di Torino.
titolo:

Moglie di Claudio, la

titolo in italiano: Moglie di Claudio, la
regia:
Cast & credits:
anno: 1918
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: muto
durata: 70 min.
produzione: Itala Film