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La visita di una donna a una biblioteca fornisce lo spunto per mostrare i diversi locali e il funzionamento della biblioteca. All’ingresso si trova la sala di lettura pubblica, la donna sale le scale e raggiunge la sala cataloghi, con gli schedari alle pareti. Prende la scheda del libro che le interessa e compila il modulo di richiesta. A questo punto viene mostrato come un libro viene catalogato appena arriva in biblioteca: in un ufficio apposito un’impiegata registra il volume, compila la scheda con la descrizione e appone un timbro e un’etichetta sul libro, che verrà quindi collocato. La voce di commento spiega che è in costruzione un catalogo unificato di tutte le biblioteche, infatti alcune impiegate stanno usando una macchina che crea schede perforate e ordinate elettronicamente. La protagonista consegna il modulo compilato al banco distribuzione, l’impiegato lo mette in un montacarichi che scende in magazzino. Qui un commesso cerca il libro, mette al suo posto la scheda di richiesta, infine inserisce il libro nel montacarichi e lo fa salire. La donna, ottenuto il suo libro, si accomoda in sala lettura, dove ci sono altri utenti. Una stanza apposita della biblioteca è riservata agli studiosi, che possono lasciare i libri sui tavoli per ritrovarli il giorno successivo, un’altra ai libri antichi: qui un frate sfoglia un antico manoscritto, uno studioso copia degli stemmi da un volume di araldica, un altro consulta un antico libro giapponese. I giornali sono rilegati per annate e possono essere consultati in un altro ambiente. La donna esce dalla sala lettura ed entra in una stanza con libri antichi e grandi mappamondi, guarda ammirata gli scaffali.