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Sinossi:
Un maestro in classe mostra un mappamondo ai suoi alunni, introducendo una carrellata di eventi che, dai tempi dell'antica Grecia in poi, hanno portato all'unità dell'Europa.
Le origini del concetto di unità europea sono individuate nel rispetto per l'individuo e nell'amore per la bellezza caratteristici della cultura greca, un'eredità raccolta da Roma che in più fornisce un ordinamento giuridico e trasmette la cultura ai popoli barbari. Con l'imperatore Costantino la civiltà europea si unisce sotto il segno del cristianesimo. San Benedetto con le sue regole fortifica l'unità dei cristiani, i barbari si integrano in questo sistema sotto l'impero di Carlo Magno. E se nei secoli successivi l'unità politica vacilla e Colombo scopre nuovi territori, rimane però l'unità culturale testimoniata dal diffondersi delle università, dal pensiero di Tommaso D'Aquino e Dante Alighieri, dall'operato di uomini illuminati come papa Pio II, Erasmo da Rotterdam, Niccolò Machiavelli, Torquato Tasso, Montesquieu, Voltaire. La rivoluzione francese segna un passo decisivo verso l'unità europea; l'idea rivoluzionaria, degenerata con l'imperialismo di Napoleone, torna viva con il successivo affermarsi degli stati europei (Spagna, Germania, Belgio, Austria, Italia): Mazzini fonda la giovane Europa e Carlo Cattaneo auspica gli stati uniti d'Europa. La prima guerra mondiale oscura gli ideali di unità e lascia l'Europa povera e frantumata: negli stati più colpiti (Russia, Italia, Germania) scoppiano rivoluzioni e si instaurano dittature che portano verso il secondo conflitto mondiale il cui risultato è una nuova divisione dell'Europa fra est e ovest. Ma dalla Resistenza rinasce l'idea di una Europa unita: Ernesto Rossi e Altiero Spinelli scrivono il “Manifesto per un'Europa libera e unita”. Dopo la guerra uomini di stato come Paul-Henri Spaak, Jean Monnet, Robert Schumann, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi si impegnano per realizzare concretamente dal punto di vista politico l'unità tanto auspicata: nasce la CECA - comunità del carbone e dell'acciaio, a cui seguono MEC e Euratom: così le dogane iniziano a cadere e la libera circolazione di merci e mano d'opera diventa realtà (vediamo chiatte sul Reno). Nelle acciaierie lavorano fianco a fianco operai di nazionalità diverse, il traffico nei porti (ad esempio Rotterdam) è intenso. Nel 1961 a Bonn si riuniscono i capi di governo del MEC, a Roma si svolgono elezioni per il congresso dei popoli europei.
Le origini del concetto di unità europea sono individuate nel rispetto per l'individuo e nell'amore per la bellezza caratteristici della cultura greca, un'eredità raccolta da Roma che in più fornisce un ordinamento giuridico e trasmette la cultura ai popoli barbari. Con l'imperatore Costantino la civiltà europea si unisce sotto il segno del cristianesimo. San Benedetto con le sue regole fortifica l'unità dei cristiani, i barbari si integrano in questo sistema sotto l'impero di Carlo Magno. E se nei secoli successivi l'unità politica vacilla e Colombo scopre nuovi territori, rimane però l'unità culturale testimoniata dal diffondersi delle università, dal pensiero di Tommaso D'Aquino e Dante Alighieri, dall'operato di uomini illuminati come papa Pio II, Erasmo da Rotterdam, Niccolò Machiavelli, Torquato Tasso, Montesquieu, Voltaire. La rivoluzione francese segna un passo decisivo verso l'unità europea; l'idea rivoluzionaria, degenerata con l'imperialismo di Napoleone, torna viva con il successivo affermarsi degli stati europei (Spagna, Germania, Belgio, Austria, Italia): Mazzini fonda la giovane Europa e Carlo Cattaneo auspica gli stati uniti d'Europa. La prima guerra mondiale oscura gli ideali di unità e lascia l'Europa povera e frantumata: negli stati più colpiti (Russia, Italia, Germania) scoppiano rivoluzioni e si instaurano dittature che portano verso il secondo conflitto mondiale il cui risultato è una nuova divisione dell'Europa fra est e ovest. Ma dalla Resistenza rinasce l'idea di una Europa unita: Ernesto Rossi e Altiero Spinelli scrivono il “Manifesto per un'Europa libera e unita”. Dopo la guerra uomini di stato come Paul-Henri Spaak, Jean Monnet, Robert Schumann, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi si impegnano per realizzare concretamente dal punto di vista politico l'unità tanto auspicata: nasce la CECA - comunità del carbone e dell'acciaio, a cui seguono MEC e Euratom: così le dogane iniziano a cadere e la libera circolazione di merci e mano d'opera diventa realtà (vediamo chiatte sul Reno). Nelle acciaierie lavorano fianco a fianco operai di nazionalità diverse, il traffico nei porti (ad esempio Rotterdam) è intenso. Nel 1961 a Bonn si riuniscono i capi di governo del MEC, a Roma si svolgono elezioni per il congresso dei popoli europei.
titolo:
Per una Europa unita
titolo in italiano:
Per una Europa unita
regia:
-
Gallo, Vittorio
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Cast & credits:
-
Bettoja, Giuliana (Montaggio)
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Borghese, Antonio (Fotografia)
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Macchi, Egisto (Musica)
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Spinelli, Altiero (Consulenza scientifica)
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anno: 1963
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 10 min.
produzione: Corona Cinematografica