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Un'inchiesta sul mondo del fotoromanzo: dopo alcuni esempi di romanzo illustrato d’appendice ottocentesco, individuato come origine del fotoromanzo, vengono mostrate copertine di varie testate: "Intimità", "Grand Hotel", "Cine Tipo", "Sogno" e storie illustrate prima a disegni e poi con fotografie. Guido Martina, autore di fotoromanzi, sottolinea il sentimento amoroso onesto che anima questo tipo di storie e ne racconta una delle sue, "Un bacio e un whisky" (scorrono le tavole corrispondenti, con voci fuori campo che riproducono i dialoghi). Le edicole espongono riviste di fotoromanzi, alcune donne per la strada sono impegnate nella lettura. Vengono intervistati un regista e un attore, Marco Guglielmi, che evidenzia come per lui il fotoromanzo sia una forma di spettacolo che gli permette di raggiungere un vasto pubblico. Viene poi affrontato l'argomento delle lettere inviate dalle lettrici, con un’intervista a Carlo Mazzani, detto Carletto, un attore che tiene una rubrica di posta: dice come alla base delle lettere ci siano solitudine e quesiti sentimentali. Vengono mostrate quattro donne che scrivono lettere o che compiono gesti raccontati dalle lettere (una ragazza che vorrebbe intraprendere la carriera della scrittrice, una segretaria molestata dal principale, una contadina incinta che chiede delucidazioni sul suo stato, una ragazza con un fidanzato che non le parla). I fotoromanzi, dice la voce fuori campo, rivelano l'amara situazione delle donne italiane. Donne di varia estrazione spiegano perché leggono fotoromanzi, viene intervistato anche un cameriere. Tra le tavole mostrate si vedono fugacemente Mike Bongiorno e Adriano Celentano.