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Biografia di Don Giovanni Minzoni, immersa nel clima sociale degli anni in cui visse. Il testo di commento riprende alcuni passi tratti dai suoi taccuini. Ravenna, la città in cui nacque e trascorse l’infanzia (vari scorci della città, l’esterno dell’albergo del padre, il seminario). Argenta, nel ferrarese, dove fu nominato cappellano. Siccome Minzoni era molto vicino alla gente comune e frequentava gli stessi luoghi, vediamo scorci della cittadina, un’osteria con avventori che bevono e giocano a carte, una corte di campagna, una chiesa con teatrino e un campetto da pallavolo in cui giocano bambini e un prete. Un ritratto di Romolo Murri, manifesti del partito socialista e fotografie dello sciopero agrario di Argenta ci introducono nel clima politico degli anni precedenti il primo conflitto mondiale. Nel 1915, Minzoni si arruola e parte per il fronte come cappellano (molte fotografie ritraggono soldati e preti). 1922, la marcia su Roma (fotografie di Mussolini e camicie nere). Intervista a Enrico Bondanelli, che era con Don Minzoni nel 1923, la notte in cui fu ucciso dai fascisti, e rievoca i fatti. Le elezioni del 1924: il fascismo consolida il proprio potere con la violenza (liste elettorali e manifesti nei seggi). Numeri e articoli de “Il popolo” diretto da Giuseppe Donati, che seguì l'inchiesta sull'omicidio di Don Minzoni e cercò inutilmente di impedire l'insabbiamento.