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Un'analisi delle cause che portano i giovani al suicidio. Un giovane su una scogliere rompe una bottiglia e con i cocci si recide un polso. La situazione di un ragazzo e una ragazza, accomunati da un rapporto difficile coi genitori “retrogradi”, che si tolgono la vita ingerendo barbiturici. Il crescente numero dei casi di suicidio giovanile è testimoniato dai ritagli di giornale. Una delle cause è l’idolatria del successo e l’imitazione, come testimonia il suicidio di Luigi Tenco (mostrate immagini di repertorio sul luogo della sua morte) che ha portato all’emulazione da parte di alcuni ragazzi. Un capellone esegue alla batteria un ritmo tribale, inframmezzato con immagini di idoli del rock. Un’altra tipologia è quella del suicidio di gruppo. Tra le cause, si annovera l’annullamento della personalità (immagini di traffico urbano e palazzoni). Anche l’emigrazione è un elemento scatenante, a causa del sentimento di sradicamento cui gli immigrati sono sottoposti (immagini di un giovane che abbandona lo scalpello e si suicida per asfissia con un sacchetto di plastica). Lo “sviluppo tecnologico” ha portato a nuove forme di suicidio, che contemplano anche il gesto spettacolare (immagini di una ragazza che si è suicidata con il gas di scarico dell’auto e ha registrato al magnetofono la sua agonia). Viene introdotta anche la categoria del suicidio “altruista” (immagini di repertorio di bonzi vietnamiti che si danno fuoco e dei funerali di Jan Palach), di cui si sono registrati casi anche in Italia (immagini di un giovane che si cosparge di benzina e fa scoccare la fiamma dell’accendino).