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Un uccello ha una bella casetta e passa il suo tempo ad ammirare la natura e i colori, ma un omino prepotente e avido lo boicotta: mette un rubinetto alla fonte da cui sgorga acqua multicolore, calpesta i fiori, demolisce la casetta per costruire la propria e infine cerca di metterlo in gabbia. L’animale però è furbo, riesce a sfuggirgli e a ripristinare la sorgente colorata. Per catturarlo l’uomo le prova tutte: si trasforma in uccello, gli offre del cibo, lo supplica, senza risultato alcuno: l’uccello continua a preferire la bellezza dei colori in contrasto con i beni materiali in bianco e nero desiderati dall’altro. Alla fine però l’uccello, attirato dalle lusinghe dell’uomo, inizia a lavorare per lui: mentre l’animale fatica, l’uomo resta egoisticamente in casa a mangiare e guardare la televisione. Triste, l’uccello si ribella: si innamora di un fiore variopinto e in un attimo lo schermo si riempie di colori, lasciando l’uomo imprigionato dietro una finestra chiusa.