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Duecento milioni di anni fa sulla Terra rimanevano solo pochi animali e piante, sopravvissuti alla glaciazione che segnò la fine dell'era primaria. Con il disgelo che dà inizio all'era secondaria la vita riprende e con essa l'evoluzione degli esseri viventi: è l'epoca dei grandi rettili, dinosauri erbivori come il brontosauro o carnivori come il tirannosauro, che ben presto si diffondono anche nel mare (ittiosauri, plesiosauri, grandi testuggini) e nel cielo (lo pteranodonte aveva un'apertura alare di otto metri). Per ben centotrenta milioni di anni i dinosauri dominano la Terra, poi scompaiono all'improvviso. Sopravvivono lucertole, coccodrilli, testuggini, ma la fine dei grandi rettili, circa sessanta milioni di anni fa, segna il passaggio dall'era secondaria alla terziaria. Il paesaggio terrestre è ormai simile a quello di oggi, con piante e fiori. Continua l'attività vulcanica che porta alla formazione di imponenti catene montuose come le Ande e l'Himalaya. Ma soprattutto in questo periodo i mammiferi, liberi dal pericolo dei grandi rettili predatori, si evolvono e si sviluppano favorendo la sopravvivenza di chi ha il cervello più grande. L'era terziaria dura cinquantanove milioni di anni, fino alla comparsa dell'uomo.