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Nelle paludi della Maremma i contadini cacciano le anatre, mentre le donne tagliano le canne. Aldo e Maria, due giovani che vivono in fattorie vicine, sono innamorati. Maria è stata a servizio a Firenze e per questo viene considerata dagli altri una “cittadina”, il podere di suo padre è gestito in modo efficiente, secondo regole moderne. Il padre di Aldo invece è un uomo all'antica e non vuol saperne di cambiare i metodi tradizionali di coltivazione, anche a scapito della qualità del raccolto. I contadini portano il grano al controllo e alla selezione, Maria e suo padre tornano alla fattoria su un carro trainato da buoi. Aldo - contro la volontà del padre - segue corsi tecnici di aggiornamento tenuti da esperti, che si tengono nel podere di Maria: tutti i contadini partecipano e lui è contento perché impara e nello stesso tempo può vedere la sua amata. Alla fine dei corsi viene organizzata per tutti una visita a una tenuta modello nel senese: si vedono un pollaio, alberi da frutta e ulivi potati secondo metodi moderni. Il padre di Aldo invece pota le piante in modo radicale, danneggiandole: il figlio interviene, sale su un ulivo e spiega al padre come fare. Dopo un anno un tecnico visita la tenuta, le coltivazioni sono migliorate, la qualità del grano è aumentata. Aldo e Maria sono sposati. Lungo il fiume c'è un capanno da pesca, le reti vengono sollevate. Il capofamiglia ha capito che non ha senso opporsi alla modernità, adesso è Aldo a gestire la tenuta.