Jazz e altre visioni
Regista, documentarista, sceneggiatore, animatore culturale. Gianni Amico è stato una figura eclettica e singolare del cinema italiano. Al centro della sua opera, una grande passione per la musica jazz. Il cortometraggio d’esordio, Noi insistiamo! Suite per la libertà subito, è ispirato al manifesto del free jazz e del nascente movimento per i diritti civili degli afroamericani, We Insist! Freedom Now Suite di Max Roach. Appunti per un film sul jazz, girato durante il Festival Internazionale del Jazz di Bologna nel 1965, con esibizioni, fra gli altri, di Gato Barbieri, Don Cherry, Steve Lacy e Mal Waldron, è la testimonianza di una stagione di straordinaria energia creativa. Autore di un cinema libero e autarchico, vicino alla nouvelle vague, Amico fa propria la lezione del neorealismo, a cui dedica Il cinema della realtà, che raccoglie testimonianze di Rossellini, De Sica, Zavattini, Antonioni, Pasolini e Bernardo Bertolucci.
Noi insistiamo! Suite per la libertà subito (1964)
Appunti per un film sul jazz (1965)
Il cinema della realtà (1969)
Contenuti extra
L’uomo Amico, un documentario di Germano Maccioni, da un’idea di Olmo Amico. Con interviste inedite a Bernardo Bertolucci, Tatti Sanguineti e Stefano Zenni (39’)