Ma l’amor mio non muore!
Un melodramma d’amore, tradimento e morte, un tuffo delizioso nell’immaginario, nella cultura, nella moda liberty italiana. Nasceva nel 1913 il fenomeno italiano del diva-film, genere che per una manciata d’anni avrebbe mandato in delirio le platee italiane ed europee. Di tutte le dive Lyda Borelli è la più languida e seduttiva, la più liberty e decadente, la più iconica ed elegante, la più pittorica e internazionale, tra D’Annunzio, Oscar Wilde e i preraffaelliti. Rarissimo, a lungo conosciuto in copie frammentarie, questo suo esordio dal titolo poi proverbiale – Ma l’amor mio non muore! – viene per la prima volta proposto al pubblico di oggi nella versione appena restaurata a cura della Cineteca di Bologna e del Museo del Cinema di Torino. Il Dvd, curato da Mariann Lewinsky, è accompagnato da un booklet con saggi sull’iconografia borelliana (Ivo Blom), il regista Mario Caserini (Stella Dagna) e il restauro del film (Claudia Gianetto).
In uscita in occasione di Il Cinema Ritrovato 2013
Ma l'amore mio non muore! inaugura la nuova serie DVD 'Cinemalibero': rarità del passato in edizioni restaurate, film indipendenti del cinema contemporaneo, la storia del documentario e la più interessante nonfiction del presente. Uno spazio per il cinema che con più forza, in ogni tempo, ha imposto la propria libertà dalle convenzioni estetiche e produttive. Cinemalibero perché siamo convinti che la libertà sia oggi una delle questioni cruciali della vita culturale e collettiva. In un formato agile, con un booklet snello ma denso di materiali originali, a un prezzo contenuto.