Il mondo perduto
Nel 1954 Vittorio De Seta gira sei documentari in Sicilia (Lu tempu di li pisci spata, Isole di fuoco, Surfarara, Pasqua in Sicilia, Contadini del mare, Parabola d’oro). Fortemente innovativi, sono subito riconosciuti a livello internazionale. Isole di fuoco riceve il primo premio per il documentario del Festival di Cannes del 1955. L’anno seguente è Contadini del mare a vincere al Festival di Mannheim.
Nel ’58-59 dirige altri quattro importanti cortometraggi: in Sicilia (Pescherecci), in Sardegna (Pastori di Orgosolo; Un giorno in Barbagia), in Calabria (I dimenticati).
Martin Scorsese, presentando i suoi film nel corso di un omaggio al Tribeca Film Festival, ha definito De Seta “un antropologo che si esprime con la voce di un poeta”. E in effetti, vedendo i lavori raccolti in questo dvd, non si può che essere d’accordo. Che si tratti dell’epica lotta dei minatori con le vene di zolfo in Surfarara, della naturale eleganza e dignità dei pastori di Pastori di Orgosolo, o della danza feroce e arcaica dei tonnaroti in Contadini del mare, sempre De Seta rivolge il suo sguardo partecipe a realtà già allora minacciate da “uno sviluppo senza progresso”, donandoci una preziosa testimonianza di riti, usanze e saperi ormai scomparsi. E lo fa senza trascurare la bellezza delle inquadrature, le innovazioni tecniche più recenti e l’eredità del cinema più importante del mezzo secolo precedente.
1954/1959 I cortometraggi di Vittorio De Seta raccoglie i lavori di De Seta che vanno dal ’54 al ’59, cortometraggi - restaurati dal laboratorio L'Immagine Ritrovata della Cineteca - che si collocano tra Ejzenstein e Flaherty, e tra i monumenti del cinema italiano.
Extra
De Seta si racconta in una lunga intervista esclusiva al regista.
Il libro
Aperto da un contributo inedito di Roberto Saviano, contiene una presentazione di Martin Scorsese, saggi su De Seta e il suo lavoro firmati da Alberto Farassino, Goffredo Fofi, M.Gazzano, Vincenzo Consolo.