The Gold Rush - La febbre dell'oro
Il Vagabondo, diventato Cercatore solitario, s’avventura nell’Alaska della corsa all’oro. La natura è ostile, l’umanità avida, il sorriso dell’amore sembra negato. “Film esilarante, e di durezza inesorabile” (Peter von Bagh). Ma in una capanna di assi inchiodate e spifferi di ghiaccio (novant’anni dopo, la citerà Tarantino in The Hateful Eight), il piccolo Cercatore cucina una scarpa e la mangia di gusto; infilza con le forchette due panini e crea, per nient’altro che pura magia, la più prodigiosa scena di danza della storia del cinema; cerca e forse infine trova un equilibrio sull’orlo del baratro: poiché Charlie Chaplin “nelle potenzialità del genere umano, continuerà sempre a crederci” (Goffredo Fofi). Capolavoro di comicità assoluta e grande racconto della solitudine, La febbre dell’oro è ‘il’ film per cui Chaplin avrebbe voluto essere ricordato. Quel destino, in realtà, lo condivide con numerosi altri. Ma certo la scelta di condurre il Vagabondo fino alle radici (o fin sul precipizio) della mitologia americana, di stagliare la sua figura solitaria sullo sfondo nevoso della nascita d’una nazione, ne fa un’opera di insuperata, vertiginosa intensità.
Il film viene presentato nell’edizione originale e integrale del 1925, restaurata e accompagnata dalla straordinaria partitura che Chaplin realizzò, in collaborazione con Max Terr, per la riedizione del 1942. Per la prima volta La febbre dell’oro viene dunque restituito al più alto standard della sua bellezza visiva e musicale.
CONTENUTI LIBRO
Nel booklet curato da Cecilia Cenciarelli ed Elena Correra, un’inedita lettura critica (Peter von Bagh); i rapporti tra Chaplin e Jack London (Goffredo Fofi); la ricostruzione storica del goldrush (Tiziano Bonazzi); la storia delle musiche (Jim Lochner). Tra i documenti provenienti dall’Archivio Chaplin, il primo soggetto alla base del film e le memorie di Georgia Hale. Con un’antologia critica.
RARITÀ E APPROFONDIMENTI
Chaplin ritrovato: la febbre dell’oro, di Cecilia Cenciarelli e Germano Maccioni
(2017); Chaplin today: the gold rush, di Serge Le Péron con la partecipazione di Idrissa Ouedraogo (2003); The Frozen North di Buster Keaton (1922); Intervista a Bill Morrison (2017).