Il mio cinema
pp. 280
Per la prima volta sono i testi di Pier Paolo Pasolini a raccontare la storia dei suoi film e dei progetti non realizzati. In questo libro il lettore troverà infatti una scelta di testi in cui il poeta e regista parla della sua opera cinematografica, film per film, in ordine cronologico, da Accattone (1961) a Salò (1975). Sono stati volutamente selezionati testi di natura eterogenea, non solo interviste destinate alla stampa o presentazioni scritte da Pasolini per introdurre i propri film, ma anche autointerviste, brani di trattamenti, appunti preparatori, frammenti di sceneggiature, testi in poesia, canzoni e dattiloscritti inediti, che mostrano concretamente la varietà di forme e mezzi che l’autore ha scelto per raccontare il suo cinema.
L’ultima sezione del volume comprende alcuni scritti sui più importanti progetti non realizzati, alcuni per cause esterne – il processo per vilipendio alla religione che nel 1963 impedì la realizzazione di Il padre selvaggio, gli ostacoli produttivi che lasciarono incompiuto il complesso e innovativo progetto degli Appunti per un poema sul Terzo Mondo – altri troncati dall’improvvisa e violenta morte dell’autore, San Paolo e Porno-Teo-Kolossal.
Questo libro non è solo la storia del cinema di Pasolini attraverso le sue parole, ma anche un racconto per immagini del suo lavoro reso possibile grazie agli straordinari fotografi presenti sui set dei suoi film: oltre trecentocinquanta scatti provenienti dagli archivi personali di Pasolini, custoditi dalla cugina Graziella Chiarcossi, dal Fondo Pasolini costituito da Laura Betti presso la Cineteca di Bologna e da collezioni pubbliche e private.
Con un'introduzione del tre volte premio Oscar Dante Ferretti, che con Pasolini strinse un sodalizio durato dal 1969 fino alla tragica morte del poeta.