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Sinossi:
Gustavo Panelli è innamorato di Francesca, sorella di un tenente e figlia del generale Barbaresco, il quale non consentirà mai a darla in sposa ad un borghese. Gustavo allora si arruola nell'esercito e parte per la Tripolitania, deciso anche a morire pur di conquistare i galloni. E a Derna compie una serie di atti eroici, respingendo un violento attacco nemico e salvando anche il futuro cognato. Ma rimane gravemente ferito al volto, sfregiato da una larga cicatrice. L'eroico fantaccino teme che Francesca avrà orrore di lui, ma non sarà così. La giovane al suo ritorno gli butterà le braccia al collo e il severo generale sarà ben felice di accogliere in casa un genero che è stato baciato dalla gloria.
“Pathé Journal”, n. 50, 1913.

La realizzazione di film patriottici non è una rarità nel panorama della produzione FAI. "Il bacio della gloria" è uno di questi, insieme ad "Armi e amori" (1913) e "Per la Patria!" (1915).
“Nel discorso della Corona, che inaugurava la XIV Legislatura, il Sovrano d’Italia accentuando e sottolineando con la voce il periodo che tramandava alla storia la gloriosa conquista della Libia, inviava un caldo saluto ai valorosi che combatterono ed agli eroi che caddero per la grandezza della Patria. Come risposta degna dell’Augusta parola, la Casa Pathé ha pubblicato, subito dopo, questa patriottica film, che riassume uno dei tanti episodi di valore che ornarono di gloria le nostre bandiere. La fotografia è meravigliosa, diafana, a luci tangenti, quasi stereoscopa, ed illustra così armonicamente intonata, ambienti, panorami, scene, che rispondono all’altezza del soggetto, e che l’arte cinematografica, pertanto, ha saputo baciare con il vivido raggio di uno schermo luminoso.”
“Rivista Pathé”, Milano, 14/12/1913.

Il film presenta un’interessante scena di battaglia caratterizzata da una lunga serie di campi e controcampi tra le armate nemiche. “L’obiettivo ha preso i due campi nemici, gli arabi che fra le palme delle dune insidiano i nostri, e gli Italiani, che esauriti i grossi pezzi di guerra, innestano la baionetta e li inseguono alle calcagna. Mai, nelle cinematografie che riproducevano l’azione della campagna Libica, noi abbiamo potuto vedere il campo nemico, e scrutare tra le file turco-arabe, la loro insidiosa strategia; in questa film la doppia azione dei combattenti, mostrataci simultaneamente, riesce di un sommo ed emozionante interesse, ed è una vera novità.” (“Rivista Pathé”, 14/12/1913) "Il bacio della gloria" ebbe larghi consensi, sia da parte del pubblico sia da parte della critica, che si soffermò a lodare la bravura degli attori e la bellezza della fotografia, ma orientò la sua attenzione soprattutto sulla capacità del film di suscitare “sentimenti caldi di amor di Patria”.
Catalogo Il Cinema Ritrovato 2002.

Restaurato in collaborazione con Cinémathèque Française.
titolo:

Bacio della gloria, il

titolo in italiano: Bacio della gloria, il
Cast & credits:
anno: 1913
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: muto
durata: 27 min.
produzione: FAI - Film d'Arte Italiana