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Immagini delle devastazioni causate dal terremoto che nel 1908 colpì Messina e Reggio Calabria. Palazzi sventrati, chiese crollate, bambini che corrono in mezzo alle macerie. Per la strada, muli carichi e gente che abbandona in massa la città in rovina. Davanti a una chiesa ridotta a un cumulo di macerie, le autorità parlano ad una piccola folla di disperati. Su una strada, alcune donne stendono i panni, come se la vita non si fosse mai fermata. In corrispondenza di Via S. Rocco, le donne camminano in fila in mezzo alle macerie, trasportando delle ceste sopra la testa. Dentro un vecchio portone, si vedono una donna e i suoi bambini che vivono ammassati come le bestie: ma sono tutti sorridenti, felici di entrare nel "cinematografo" per quei brevi momenti. A loro si unisce il resto dei familiari, immobili davanti la macchina da presa, come si trattasse di una fotografia. Infine, la distribuzione dei viveri, con un enorme pentolone di minestra pronta per essere distribuita alla popolazione affamata. Si riconoscono inquadrature girate a Palmi, in provincia di Reggio Calabria.