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Sinossi:
Giacomo Arnaldi è il sensale dell'usuraio Isacco duro ed impassibile. Egli nutre per la figlia Giulietta una vera adorazione. Il destino vuole che la ragazza s'innamori d'un cliente di suo padre, Paolo Adini, che errori di gioventù hanno fatto preda degli usurai. Paolo, spinto da urgenti bisogni di danaro ha pure commesso un falso, apponendo su una cambiale la firma del suo amico Collalto, banchiere stimato e conosciuto. Arnaldi, quando scopre il romanzo d'amore di sua figlia, invita Adini a porre riparo alla sua triste situazione sposando la ragazza. Sposare la figlia di un usuraio? No, malgrado il suo amore, Adini rifiuta e Giulietta, pazza di dolore, corre alla spiaggia e si getta in mare. Viene salvata, ma la sua mente è ormai coperta dal denso e triste velo della pazzia. Vinto dal rimorso, Adini decide di rifarsi una nuova vita. Parte, e quando torna, nulla più è in lui che ricordi il giovane scapestrato e il primo suo atto è quello di recarsi dalla povera pazza. La visita di colui ch'ella non ha cessato di amare le fa riacquistare la ragione. La burrasca è passata e l'avvenire non serba che ore calme e felici ai due giovani.
“Rivista Pathé”, n. 147, 1914.

Il film, è conosciuto anche con il titolo “L’ipocrita smascherato”. È innovativa, rispetto agli altri film della FAI, la scena in cui l’usuraio si trova sul treno e guarda fuori dal finestrino, realizzata con una sorta di “carrello a seguire”. La macchina da presa era stata fissata all’esterno del treno e, all’inizio della corsa, filmava il paesaggio in movimento. Molte riprese sono state realizzate in esterni. Sono numerosi gli scorci di Roma proposti, tra cui Castel Sant’Angelo. Alcune scene, ambientate in spiaggia, furono probabilmente realizzate sulla costa laziale.Il film riscosse notevoli apprezzamenti da parte della critica. “Un film emozionante: ha delle bellissime scene. Gli artisti esecutori meritano le più vive congratulazioni ed ogni elogio.” (Lazzaro, “La Cine-Fono”, Napoli, 4/4/1914) Una curiosità: nella versione distribuita in Gran Bretagna, il personaggio interpretato da Ettore Berti si chiama Giacomo Riva e non Giacomo Arnaldi.
Catalogo Il Cinema Ritrovato 2002.

Restaurato in collaborazione con Cinémathèque Française.
titolo:

Usuraio e padre

titolo in italiano: Usuraio e padre
Cast & credits:
anno: 1914
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: muto
durata: 50 min.
produzione: FAI - Film d'Arte Italiana