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Sinossi:
Il professor D'Ara, uno scienziato, inventa un apparecchio mosso da onde elettriche che, con la fisionomia di un gigante umano, muove, corre, abbatte, brucia, distrugge, con una potenza formidabile. Una banda di malfattori, capeggiata da Mado, uccide l'inventore per impadronirsi dei piani. La banda viene catturata, processata e condannata, ma la donna si libera, rapisce Elena, nipote del professor D'Ara, costringendola a consegnarle i piani grazie coi quali costruisce il mostro meccanico. Tutto il mondo viene messo in subbuglio da questo "uomo meccanico" che fa strage, senza lasciare traccia, finché il fratello dell'inventore riesce a costruire un altro uomo meccanico che, in un veglione dell'Opera, affronta l'avversario. Nella lotta le due macchine si distruggono e Mado viene fulminata da un cortocircuito.
Vittorio Martinelli, "Il Cinema Muto italiano 1921".

Contrariamente a quello che si è sempre pensato, "L’uomo meccanico" non è un film autonomo, ma è la seconda parte di un cineromanzo. Si può così capire meglio la presenza nel racconto di certi elementi non troppo chiari. Infatti il film è circolato negli anni venti senza che venisse ricordato che era il seguito di "Il documento umano". Quanto agli storici, oggi possono analizzare solo una pellicola che rappresenta appena più di un terzo del metraggio originale. Nel 1921 André Deed ritorna a Milano per girare il seguito di "Il documento umano", "L’uomo artificiale", diventato "L’uomo meccanico". Come per l’episodio precedente, egli ne è ad un tempo autore del soggetto e della sceneggiatura, regista e interprete, a fianco di Valentina Frascaroli. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino conserva una prima stesura della sceneggiatura, "L’uomo artificiale, Cine-Romanzo di André Deed. Seguito del Documento umano”. Il ‘Riassunto del soggetto’ è preceduto dalle ‘Note sul personaggio dell’Uomo artificiale”, chiamato anche l’uomo elettrico o l’uomo d’acciaio: “La sorprendente invenzione dell’ingegnere Dell’Ara consiste in una macchina di forma umana costruita in puro acciaio e dalla resistenza formidabile. Il meccanismo a base di elettricità agisce sotto l’influenza delle onde hertziane. L’inventore dal suo laboratorio con un giuoco di manovelle può comunicare sia vicino che lontano al suo mostro una forza terrificante, una velocità incalcolabile e se è necessario renderlo imprendibile per delle scariche elettriche che possono emanarsi dal suo corpo. Riassumendo: invenzione veramente infernale”.
Jean A. Gili, Catalogo Il Cinema Ritrovato 2005.
titolo:

Uomo meccanico, l'

titolo in italiano: Uomo meccanico, l'
regia:
Cast & credits:
anno: 1921
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
durata: 26 min.
produzione: Milano Films