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Si ricostruisce la vita di Giuseppe Melchiorre Sarto (1835-1914), nominato papa nel 1903, attraverso fotografie e immagini dei luoghi in cui visse. La prima parte è dedicata a Riese, in provincia di Treviso, dove nacque in una umile famiglia. Il film immagina che il futuro papa, appena nominato patriarca di Venezia, torni a trovare la madre: sul tavolo di casa, accanto al cappello da vescovo, un metro, strumento di lavoro della madre, ora confinata malata a letto. Si vedono i luoghi della sua infanzia: i campi, il santuario della Madonna delle Cendrole, la strada per Castelfranco dove ogni giorno percorreva a piedi sette chilometri all'andata e sette al ritorno per recarsi a scuola, la villa Gradenigo dove trascorreva le vacanze. Si ricordano i nove anni da cappellano passati a Tombolo (provincia di Padova); i nove anni passati a Salzano (provincia di Venezia) come parroco; i nove anni a Treviso, direttore spirituale; il vescovato a Mantova. Poi viene nominato patriarca di Venezia: alcune foto che lo ritraggono, immagini della basilica e della laguna dove si recava a consolare i pescatori, vari scorci di Venezia. Alla morte di Leone XIII è chiamato a Roma ed è eletto pontefice. Muore il 20 agosto del 1914, poco prima dello scoppio della guerra, che egli aveva profetizzato.