Video id 31264

V. e V. sono una coppia di studenti politicamente impegnati, lui 25 anni e lei 24, che convivono alla periferia di Roma. Il film ne compone un ritratto ascoltandone le dichiarazioni su vari temi e mostrandoli in varie attività quotidiane. Li vediamo in bagno (dove campeggiano alle pareti foto di Fidel Castro e di Albert Einstein), mentre lei lava i capelli del ragazzo, li asciuga con il phon e li pettina; mentre si abbracciano appassionatamente sul letto (lui si rammarica che per queste scene non sia stato possibile filmarli nudi); mangiano ciliegie; fanno la lavatrice; lavano i piatti. In vespa, si recano davanti al cancello di un cantiere, dove parlano con gli operai (la voce fuori campo avverte che queste scene sono state girate clandestinamente, per non incappare nei servizi di sorveglianza dei padroni). V. e V. ci parlano del manifesto di Che Guevara che hanno attaccato fuori dalla porta di casa, e che ha scatenato le proteste dei vicini (una donna afferma che suo figlio quando lo vedo si spaventa e scoppia in lacrime). La ragazza racconta di essere stata per quattro anni nelle Federazione Giovanile Comunisti Italiani, per poi confluire prima nel movimento studentesco e poi nella sezione di Pomezia di Potere Operaio, in cui poi è entrato anche il suo ragazzo, e dove si sono impegnati a rendere coscienti gli operai della loro condizione. Vivono in quella casa da sei mesi, non si sono sposati perché ritengano che la loro unione non debba avere il benestare di chiesa o stato, anche se la famiglia di lei disapprova (specialmente la madre, che però ha regalato alla figlia lavatrice e frigorifero) e certi ambienti della sinistra stessa ritengono la convivenza prematrimoniale inopportuna. L’amore, per loro, è il superamento della barriere ideologiche e culturali. Mentre li rivediamo scambiarsi effusioni, vengono introdotte in contrasto immagini di repertorio relative a violenti scontri tra la polizia e i dimostranti.