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Sinossi:
Un Re ordinò che si facesse un bando per il quale avrebbe dato sua figlia in sposa a colui che avesse raccontato una bugia talmente grossa da non essere creduta. Accorsero tutti, ma nessuno riuscì a raccontare una bugia così grossa. Tentò allora il figlio minore di un povero contadino e cominciò a raccontare tutta una serie di storie (ognuna realizzata utilizzando lo stile di diversi pittori naif ungheresi):
- sua madre aveva finito la farina per fare il pane, allora lui scosse il campo come fosse una tovaglia, il grano cadde in quattro sacchi talmente grossi e pesanti che i buoi non riuscivano a trainarli, arrivò al mulino che però si spostava in continuazione, alla fine riuscì a macinare il grano e a portare la farina a casa della madre che iniziò a fare il pane. Ma il lievito gonfiò la pasta così tanto che l'intera famiglia venne scaraventata fuori di casa.
- Suo padre aveva molte api, e le contava tutti i giorni. Un giorno scoprì che ne mancava una, il figlio partì alla sua ricerca. Durante il viaggio il cavallo si spezzò in due, il ragazzo lo aggiustò e dopo diversi giorni trovò l'ape, che volava sopra il mare. Usando una noce come barca inseguì l'ape, la catturò e la riportò al padre.
- In famiglia decisero di uccidere un maialino da latte per mangiarlo. La sorella andò a prenderlo, ma il maialino la divorò. Lo stesso successe al fratello, ai genitori, alla nonna, al ragazzo stesso; il maialino era talmente pieno che iniziò a rotolare, inghiottendo tutto quello che trovava sulla sua strada: galline, barche con i pescatori, oche... ma il guardiano delle oche aveva un coltello con cui aprì la pancia del maialino e liberò tutti.
- Una sua zia molto ricca viveva in un castello sospeso in aria, per andare a trovarla il ragazzo si arrampicò sulle zampe pelose di un vecchio ragno gigante. Nel castello gli alberi parlavano e gli animali avevano tantissimi occhi. La zia possedeva un uovo gigante, lo invitò a mangiarne un po', ma il ragazzo finì in una grossa pentola da cucina. Riuscì a fuggire usando un liquido vischioso come fune, il liquido era fosforo e non appena il ragazzo toccò terra tutto esplose.
Il Re credette a tutte queste storie. Alla fine il giovane gli disse di essere lì non per raccontare una bugia, ma per offrirgli un posto da guardiano nel porcile del padre. Il Re si mise ad urlare che non era possibile e che quella era una bugia bella e buona; ricordando il bando, dovette dare la figlia in sposa al giovane contadino con una grande festa. I due sposi, felicissimi, presero il volo.
- sua madre aveva finito la farina per fare il pane, allora lui scosse il campo come fosse una tovaglia, il grano cadde in quattro sacchi talmente grossi e pesanti che i buoi non riuscivano a trainarli, arrivò al mulino che però si spostava in continuazione, alla fine riuscì a macinare il grano e a portare la farina a casa della madre che iniziò a fare il pane. Ma il lievito gonfiò la pasta così tanto che l'intera famiglia venne scaraventata fuori di casa.
- Suo padre aveva molte api, e le contava tutti i giorni. Un giorno scoprì che ne mancava una, il figlio partì alla sua ricerca. Durante il viaggio il cavallo si spezzò in due, il ragazzo lo aggiustò e dopo diversi giorni trovò l'ape, che volava sopra il mare. Usando una noce come barca inseguì l'ape, la catturò e la riportò al padre.
- In famiglia decisero di uccidere un maialino da latte per mangiarlo. La sorella andò a prenderlo, ma il maialino la divorò. Lo stesso successe al fratello, ai genitori, alla nonna, al ragazzo stesso; il maialino era talmente pieno che iniziò a rotolare, inghiottendo tutto quello che trovava sulla sua strada: galline, barche con i pescatori, oche... ma il guardiano delle oche aveva un coltello con cui aprì la pancia del maialino e liberò tutti.
- Una sua zia molto ricca viveva in un castello sospeso in aria, per andare a trovarla il ragazzo si arrampicò sulle zampe pelose di un vecchio ragno gigante. Nel castello gli alberi parlavano e gli animali avevano tantissimi occhi. La zia possedeva un uovo gigante, lo invitò a mangiarne un po', ma il ragazzo finì in una grossa pentola da cucina. Riuscì a fuggire usando un liquido vischioso come fune, il liquido era fosforo e non appena il ragazzo toccò terra tutto esplose.
Il Re credette a tutte queste storie. Alla fine il giovane gli disse di essere lì non per raccontare una bugia, ma per offrirgli un posto da guardiano nel porcile del padre. Il Re si mise ad urlare che non era possibile e che quella era una bugia bella e buona; ricordando il bando, dovette dare la figlia in sposa al giovane contadino con una grande festa. I due sposi, felicissimi, presero il volo.
titolo:
Bugie grosse così
titolo in italiano:
Bugie grosse così
regia:
-
Macskassy, Kati
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Cast & credits:
-
Curran, Alvin (Musica)
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anno: 1975
nazione: ITALIA, UNGHERIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 12 min.
produzione: Pannonia Filmstudio - Corona Cinematografica