Video id 26615

Richiedi informazioni

Per poter vedere i video devi installare Adobe Flash Player.

Sinossi:
Il documentario illustra alcune fasi della costruzione della diga del Vajont, mettendo particolarmente in luce la dimensione umana degli operai che stanno lavorando all’impresa. I lavoratori sono circa 300, tra loro si conoscono tutti, e provengono da varie regioni d’Italia, in particolare Veneto e Abruzzo. I lavori, dice la voce di commento, ora procedono spediti: all’inizio, i sassi che in continuazione si staccavano dalla montagna scheggiavano tutto attorno come delle bombe. Coi carrelli che salgono dalla valle con la teleferica, trasportando i materiali per la costruzione, arrivano anche le lettere delle fidanzate, e la colazione per “lo studente” (un giovane che sta studiando per diventare geometra e che è addetto al controllo dei carrelli che passano per la stazione della teleferica). Un marchigiano taciturno (parla poco perché troppo impegnato a fumare) è addetto alla macchina per il dosaggio dei materiali per il calcestruzzo. Il calcestruzzo in seguito passa dall’impastatrice alla benna, per il trasporto in diga. Il lavoro prosegue giorno e notte, organizzato in tre turni: alla fine di ogni turno, gli operai si riposano negli alloggiamenti, “gli abruzzesi con gli abruzzesi, e gli altri con gli altri”. Ma sul lavoro non ci sono distinzioni regionali. Il “capo” del veneti, “Baffo”, è alla sua quarta diga. La diga ha ora raggiunto i 140 metri d’altezza, dovrà arrivare a 265 (la più alta del mondo”); ogni giorno, cresce di 80 centimetri. “L’omin de l’acqua” la tiene costantemente umida. Un operaio dice a un collega che il cognato lo sta raggiungendo dal Sud, per unirsi al gruppo degli operai. Un altro si lamenta col Baffo, che parla in veneto stretto e non si fa comprendere. “Foresto” porta su e giù dai costoni gli strumenti dei geometri che controllano l’assestamento della diga. Dai canali si immette cemento nei fori. Durante la pausa pranzo, gli operai già pensano al prossimo lavoro, sperando sia più vicino a casa. Marco, “il capo” degli abruzzesi (ha portato lui quasi tutti gli operai della sua regione, provenienti da Manopello, paese di minatori), alimenta le speranze di una nuova diga da costruire. Il film si conclude con un imponente movimento verticale della macchina da presa, che finisce per inquadrare la diga dall’alto.
titolo:

Uomini sul Vajont

titolo in italiano: Uomini sul Vajont
regia:
Cast & credits:
anno: 1959
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 14 min.
produzione: Unieuropa Film