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Tanto tempo fa, tra le dolci colline toscane, c'erano due regni confinanti governati da due potenti sovrani. Il primo di quei re aveva una figlia bellissima e già in età da marito, il secondo tre figli che aspiravano alla mano della fanciulla.
Non sapendo chi scegliere dei tre pretendenti, e per evitare possibili liti, il primo re decise di mettere i tre fratelli alla prova: avrebbe concesso la mano della principessa a quello che in capo a un anno fosse tornato col regalo più bello.
In giro per il mondo i giovani trovarono tre doni meravigliosi: un tappeto volante, un cannocchiale magico, e dell'uva fatata che guariva qualsiasi male.
Intanto la bella principessa si era gravemente ammalata e i tre fratelli, grazie al cannocchiale che consentì loro di accorgersene, al tappeto volante che li trasportò in tempo al palazzo e infine all'uva salamanna, riuscirono a salvare la vita della fanciulla. Ma ecco che la lite che il vecchio re aveva cercato di evitare scoppiò più aspra che mai, ritenendo i tre fratelli di avere in egual misura contribuito con i loro doni alla portentosa guarigione.
Ma nella sua grande saggezza il vecchio re aveva dimenticato qualcosa, forse l'amore: all'inizio del film infatti la fanciulla ascoltava rapita il suono del flauto di un pastorello. Nel finale, assieme al padre, torna ad osservare il pastorello della finestra. Con tutta probabilità, sarà lui il prescelto.