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Sinossi:
Nel 1944, un rastrellamento nazifascista sul Monte Grappa causò oltre 400 morti e circa 500 deportati. Il 26 settembre 1944, a Bassano del Grappa (provincia di Vicenza), 31 giovani partigiani furono impiccati agli alberi sui viali della cittadina. Il film ricostruisce questa drammatica vicenda della seconda guerra mondiale alternando passato e presente.
Dopo una serie di fotografie del processo e delle fucilazioni dei partigiani, vediamo Bassano (crocevia della Resistenza del Veneto), le montagne e il Piave oggi. Con l’ausilio di alcune cartine approntate dai fascisti per organizzare i rastrellamenti; attraversiamo i paesi di Solagna (teatro di un pesante attacco d'artiglieria, viene fatta lettura di uno scambio epistolare tra una madre e un figlio partigiano), Pove del Grappa, Cavaso del Tomba. Il film si concentra poi sull'impiccagione del 26 settembre. La vicenda è ricostruita con il passaggio di un camioncino vicino agli alberi: sul cassone un personaggio che interpreta la figura di Don Nicolini (prete antifascista che assistette i partigiani prima dell'esecuzione); le impiccagioni sono suggerite attraverso mazzi di fiori attaccati a cappi che vengono fatti pendere dagli alberi. Vengono mostrati alcuni parenti delle vittime, nelle loro case e in attività quotidiane: una madre conserva il portafogli, il fazzoletto rosso e la foto del figlio; la fidanzata di uno dei partigiani decise di andare in sposa al fratello della vittima; costui ora lavora in un'officina e ogni giorno, tornando dal lavoro, ferma il motorino vicino all'albero. Altri hanno deciso di emigrare, incapaci di sostenere il ricordo. Vengono mostrate fotografie dei corpi impiccati. Oggi in molti portano ancora fiori agli alberi, ma i giovani sembrano indifferenti. Qualcuno ha disegnato una svastica su un muro.
Dopo una serie di fotografie del processo e delle fucilazioni dei partigiani, vediamo Bassano (crocevia della Resistenza del Veneto), le montagne e il Piave oggi. Con l’ausilio di alcune cartine approntate dai fascisti per organizzare i rastrellamenti; attraversiamo i paesi di Solagna (teatro di un pesante attacco d'artiglieria, viene fatta lettura di uno scambio epistolare tra una madre e un figlio partigiano), Pove del Grappa, Cavaso del Tomba. Il film si concentra poi sull'impiccagione del 26 settembre. La vicenda è ricostruita con il passaggio di un camioncino vicino agli alberi: sul cassone un personaggio che interpreta la figura di Don Nicolini (prete antifascista che assistette i partigiani prima dell'esecuzione); le impiccagioni sono suggerite attraverso mazzi di fiori attaccati a cappi che vengono fatti pendere dagli alberi. Vengono mostrati alcuni parenti delle vittime, nelle loro case e in attività quotidiane: una madre conserva il portafogli, il fazzoletto rosso e la foto del figlio; la fidanzata di uno dei partigiani decise di andare in sposa al fratello della vittima; costui ora lavora in un'officina e ogni giorno, tornando dal lavoro, ferma il motorino vicino all'albero. Altri hanno deciso di emigrare, incapaci di sostenere il ricordo. Vengono mostrate fotografie dei corpi impiccati. Oggi in molti portano ancora fiori agli alberi, ma i giovani sembrano indifferenti. Qualcuno ha disegnato una svastica su un muro.
titolo:
Monte Grappa 1944
titolo in italiano:
Monte Grappa 1944
regia:
-
Taffarel, Giuseppe
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Cast & credits:
-
Natale, Roberto (Testo parlato)
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Raparelli, Aldo (Organizzazione)
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Potenza, Franco (Musica)
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Raffaldi, Giovanni (Fotografia)
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anno: 1966
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 17 min.
produzione: Corona Cinematografica