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Mescolando riprese e fotografie il film esplora la vita nei vicoli di Napoli, dove la luce non entra perché il sole si ferma ai tetti, dice la voce di commento. Donne, bambini e intere famiglie passeggiano, i mercatini sono una delle risorse fondamentali del vicolo, venditori improvvisati espongono merci di ogni tipo, l'arte di arrangiarsi è una delle maggiori risorse: si trovano scarpe accanto a pesce e fotografie, mangiafuoco, imbonitori vari e l'immancabile riffa, vediamo la foto di un uomo con il turibolo che entra nei bassi per diffondere profumi benefici che allontanano il malocchio. Chi non sa cosa fare si rifugia nell'ozio, seduto sui marciapiedi a leggere un vecchio giornale. Gli uomini fumano, le donne discutono animatamente: il vicolo diventa così il salotto del basso, i bambini giocano in strada. Il mercato degli uccelli di Porta Capuana è affollato e i clienti più affezionati sono proprio gli abitanti dei vicoli: il cardillo è l'animale preferito, un uomo ne compera uno, che viene tirato fuori dalla gabbia e messo in un sacchetto di carta. Anche le feste religiose fanno parte dello spettacolo del vicolo: assistiamo a una processione in cui giovani vestiti di bianco corrono a piedi nudi per strada accompagnati dal suono frenetico di tamburelli, si forma un corteo con stendardi e immagini della Madonna, fino a raggiungere la piazza. Una ragazza sviene, mentre la voce da un altoparlante raccomanda di andare piano per non farsi male e grida “Viva la Madonna”. La folla entra in chiesa, molti sono colpiti da crisi isteriche, i ragazzi vestiti di bianco camminano in ginocchio. All'esterno, nella piazza gremita, ci sono le giostre e si festeggia.