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Sinossi:
Il film affronta il problema degli aborti clandestini in Italia attraverso testimonianze drammatiche di donne che, con il volto nascosto, raccontano le loro esperienze. Vengono lette notizie di donne morte per aborto e di scoperte di cliniche clandestine, sono descritti vari metodi di aborto popolare (capelli avvolti nel prezzemolo, ferri da calza, forbici, uncini, la penna d'oca, il sedano tagliato) e si spiegano i metodi anticoncezionali fino a ieri proibiti: il diaframma (si mostra il modo di inserimento in un modello trasparente di utero), la pillola anticoncezionale, la spirale. Il codice penale punisce le donne che abortiscono e chi pratica aborti: sulle note della canzone “Mamma” si evidenzia il paradosso di un paese che venera il culto della madre e permette di morire per aborto. Quella degli aborti clandestini - praticati anche nelle cliniche (assistiamo alla cruda messa in scena di un aborto senza anestesia) - è una vera e propria industria che coinvolge sia ambienti poveri (che il film mostra più volte) che benestanti: i privilegiati infatti possono andare in Svizzera o in Inghilterra. Solo la legalizzazione potrà mettere fine alla sofferenza delle donne, liberarle da tabù e frustrazioni e ritardare la catastrofe, comunque vicina, del sovrappopolamento.
titolo:

Fabbrica degli angeli, la

titolo in italiano: Fabbrica degli angeli, la
regia:
Cast & credits:
anno: 1971
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 20 min.
produzione: Corona Cinematografica