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Sinossi:
Il film ripercorre la storia del famoso giornale per ragazzi il “Corriere dei Piccoli”, sulle cui pagine nel corso degli anni si riflettono i maggiori avvenimenti della storia italiana.
Nato nel 1908 come supplemento del “Corriere della Sera”, nei primi anni pubblica, accanto a tavole italiane (con riferimenti alla campagna di Libia), le strisce del New York Herald Tribune: Little Nemo, Buster Brown, Happy Hooligan, Max & Moritz, sostituendo però i fumetti con didascalie in rima.
Allo scoppio della prima guerra mondiale il “Corriere dei Piccoli”, giornale della ricca borghesia, è interventista e guerrafondaio. In questo periodo iniziano a formarsi i disegnatori italiani come Gustavino, Antonio Rubino, Attilio e Sergio Tofano che nel 1917 inventa il suo personaggio più celebre, il signor Bonaventura.
Dopo la guerra, negli anni dell'avvento del fascismo, del delitto Matteotti, della guerra di Etiopia e della guerra civile in Spagna, dall'America arrivano i fumetti di Felix il gatto e Bibì e Bibò, gli italiani rispondono con Sor Pampurio, Pier Lambicchi e Marmittone. Per commentare la guerra di Spagna per la prima volta compare la vignetta con testo in prosa.
Durante la seconda guerra mondiale il “Corrierino” si espone solo dopo l'armistizio, quando Mussolini viene ritratto in modo caricaturale attraverso il personaggio di Gradasso Sbudelloni e le vignette plaudono partigiani e alleati.
Nel secondo dopoguerra, con la vittoria della repubblica sulla monarchia e l'affermarsi della Democrazia Cristiana, e fino agli anni Sessanta, in Italia si parla di Gina Lollobrigida, Nilla Pizzi, Salvatore Giuliano, Wilma Montesi e Fausto Coppi, dagli Stati Uniti i cartelloni pubblicitari della Coca Cola raggiungono le nostre città. Sulla pagine del “Corriere dei Piccoli” resiste il signor Bonaventura affiancato da un nuovo personaggio, Tamarindo, e si comincia ad abbandonare l'obsoleta didascalia in favore del fumetto. Ma col passare del tempo gli eroi delle vecchie strisce trovano posto solo in edizioni di lusso per adulti nostalgici perché i ragazzi iniziano a preferire altro: il “Corrierino” cerca di adeguarsi ricorrendo ad autori come Battaglia, Frollo, Pratt, Jacovitti.
titolo:

Caro Corrierino

titolo in italiano: Caro Corrierino
regia:
Cast & credits:
anno: 1971
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 11 min.
produzione: Corona Cinematografica