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Sinossi:
Una storia dell’arte, dall’Età della Pietra al Novecento, interpretata alla luce della geometria, con l’ausilio di elaborazioni grafiche che conducono a un approfondimento dell’analisi delle opere mostrate.
Si comincia dai disegni rupestri dell’età della pietra, per passare ai primi segni di astrazione geometrica e decorativa, culminante nei geroglifici egizi. Con l’antica Grecia, si riafferma l’eredità naturalistica: nel Doriforo di Policleto si ritrova l’equilibrio dei rapporti geometrici e l’ideale della bellezza. In epoca ellenistico-romana, le prime testimonianze della prospettiva rinnovano il concetto di geometria applicata all’arte. Nell’arte bizantina, tornano a dominare schemi di fissità e astrazione, benché non manchino esempi di elaborate rappresentazioni prospettiche. Anche Giotto, nel “Battesimo di Cristo”, affronta il problema della simmetria nella composizione. Con il Brunelleschi e Leon Battista Alberti, la prospettiva riceve un’adeguata sistemazione scientifica. Nel “Miracolo dell’ostia profanata” di Paolo Uccello e nella “Flagellazione” di Piero della Francesca ci vengono offerti due saggi stupendi di costruzione prospettica. Il Mantegna fa un utilizzo ardito della prospettiva nel “Cristo Morto”. Leonardo ripropone i canoni geometrici della figura umana nell’Uomo vitruviano, mentre dimostra spiccata sensibilità per l’elaborazione prospettica nella “Adorazione dei magi” e negli studi preparatori. Dürer raccoglie la lezione delle scuole italiane e diffonde apparecchi per agevolare il disegno prospettico. Risolto il problema della prospettiva, gli artisti cercano nuove soluzione geometriche nelle proprie composizioni, come testimoniano, tra i vari esempi, le linee spiraliformi che si riscontrano nel “Giudizio Universale” di Michelangelo. L’impressionismo intuisce che le forme si modificano a seconda di come siano immerse nella luce. Seurat divide la luce in minutissimi frammenti di colore. Con Cézanne e van Gogh, termina la prospettiva classica. Il disordine, nel Novecento, è retto da un provvisorio ordine interno nel cubismo. La tendenza astrattatista giunge all’esasperazione con Klee e Mondrian.
titolo:

Geometria della pittura

titolo in italiano: Geometria della pittura
regia:
Cast & credits:
anno: 1961
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 10 min.
produzione: Corona Cinematografica