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Sinossi:
Il primo settembre 1965 Roma fu colpita da un grosso nubifragio: due grosse borgate, Prima Porta e Labaro, vennero allagate dalla piena delle marrane. Il film documenta la tragedia con immagini e fotografie dell'alluvione commentate da una voce che, con forte accento romanesco, lancia accuse contro il Comune.
Una donna anziana, proprietaria di una casa travolta dal fango, si sposta piangendo tra i mobili irrimediabilmente danneggiati, accarezza un ritratto appeso al muro e lo pulisce, parla dei sacrifici che ha fatto per costruire quella casa. Un uomo è con il figlio davanti alla casa che è stata sommersa dall'acqua, mostra i danni e le cambiali che ha pagato, ora ha perso tutto. Su un camion vengono caricate le poche cose salvate: sedie, materassi, etc. Una donna fa il bucato in mezzo al fango, tra carcasse di automobili, sedie, tavoli, gente che continua a recuperare oggetti dal fiume. Un'altra racconta di come ha cercato di salvare il televisore salendo su un tavolo per sfuggire all'acqua che si stava alzando sempre più: per aiutarla hanno fatto un buco sul soffitto e l'hanno tirata su. Una terza ha salvato la figlia piccola mettendola in alto sulla cassetta del wc.
Il bilancio dell'alluvione è di 13 morti, 4.000 senzatetto, case pericolanti e instabili: il film si conclude con immagini di ciò che è rimasto quando l'acqua si è ritirata.
Una donna anziana, proprietaria di una casa travolta dal fango, si sposta piangendo tra i mobili irrimediabilmente danneggiati, accarezza un ritratto appeso al muro e lo pulisce, parla dei sacrifici che ha fatto per costruire quella casa. Un uomo è con il figlio davanti alla casa che è stata sommersa dall'acqua, mostra i danni e le cambiali che ha pagato, ora ha perso tutto. Su un camion vengono caricate le poche cose salvate: sedie, materassi, etc. Una donna fa il bucato in mezzo al fango, tra carcasse di automobili, sedie, tavoli, gente che continua a recuperare oggetti dal fiume. Un'altra racconta di come ha cercato di salvare il televisore salendo su un tavolo per sfuggire all'acqua che si stava alzando sempre più: per aiutarla hanno fatto un buco sul soffitto e l'hanno tirata su. Una terza ha salvato la figlia piccola mettendola in alto sulla cassetta del wc.
Il bilancio dell'alluvione è di 13 morti, 4.000 senzatetto, case pericolanti e instabili: il film si conclude con immagini di ciò che è rimasto quando l'acqua si è ritirata.
titolo:
Dopo l'alluvione
titolo in italiano:
Dopo l'alluvione
regia:
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Del Frà, Lino
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Cast & credits:
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Gomas, Guido (Gonzo, Luigi Guido) (Montaggio)
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Brugnolini, Sandro (Musica)
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Pinori, Giuseppe (Fotografia)
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anno: 1965
nazione: ITALIA
sonoro: sonoro
durata: 13 min.
produzione: Corona Cinematografica