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Sinossi:
						 La vita e l'opera del grande attore Ettore Petrolini.
Veduta di Roma , in sottofondo la canzone “Tanto pe’ cantà”: Piazza Farnese, via dei Cappellari: una vecchia lavora a maglia sull’uscio, il mercato con i banchi di frutta e verdura, donne che fanno la spesa. L’attore Checco Durante cammina per le strade di Roma ricordando Petrolini. Il Tevere, bambini in bicicletta in una stradina, una targa ricorda che qui abitò Petrolini. Durante ripercorre la biografia di Petrolini, entra nel cortile della casa dove visse per più di 10 anni. Entra in casa, mostra il bastone di Gastone, il cilindro e i guanti, le statuette dei Salamini, la libreria, fotografie di Petrolini a diverse età, la chitarra su cui improvvisava stornelli, la scrivania su cui è posata una copia di “Modestia a parte”, una delle sue autobiografie. La voce off ne legge un brano, mentre scorrono fotografie, riprese di un carretto in campagna. Viene ricostruita la prima recita di Petrolini in un ex granaio a Campagnano, nei panni del bell’Arturo, con un cane, e una caduta rovinosa.
Ancora foto d’epoca, tra cui una di Tippetappe, proprietario del baraccone in cui il giovane Petrolini finì per esibirsi come sirena. Manifesti di caffè concerto, foto di varie soubrette. Riprese dello spettacolo teatrale “Pulicinella”. Immagini filmate del suo “Fortunello”. Foto del teatro Jovinelli (interno ed esterno). Nel 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale, Petrolini “varca il Rubicone” e inizia la sua grande stagione (ricordata da Checco Durante). Contro il “borellismo” crea Gastone. Interno di un teatro, le luci si spengono, Durante è seduto nella platea deserta. Filmato e foto di Petrolini che interpreta Gastone.
I personaggi di Petrolini demoliscono la retorica, afferma la voce di commento. Foto di Petrolini in veste di parodia delle dive del muto (il commento dice Bertini, in realtà si vedono foto di Lyda Borelli e un breve spezzone di “Ma l'amor mio non muore”). I suoi personaggi: Giggi er bullo, il Terribile Mustafà, Amleto, Nerone (un attacco alla dittatura). Petrolini a Parigi, alla Comédie Française dove recita Molière come Sganarello (immagini filmate). Ma nei suoi occhi c’era un’ombra di tristezza, sostiene Durante. Vedute di Roma al tramonto: Petrolini muore nel 1936; esterno della casa con poche finestre illuminate, la camera da letto. Durante cammina per strada, fino al busto di Petrolini al cimitero del Verano.
									Veduta di Roma , in sottofondo la canzone “Tanto pe’ cantà”: Piazza Farnese, via dei Cappellari: una vecchia lavora a maglia sull’uscio, il mercato con i banchi di frutta e verdura, donne che fanno la spesa. L’attore Checco Durante cammina per le strade di Roma ricordando Petrolini. Il Tevere, bambini in bicicletta in una stradina, una targa ricorda che qui abitò Petrolini. Durante ripercorre la biografia di Petrolini, entra nel cortile della casa dove visse per più di 10 anni. Entra in casa, mostra il bastone di Gastone, il cilindro e i guanti, le statuette dei Salamini, la libreria, fotografie di Petrolini a diverse età, la chitarra su cui improvvisava stornelli, la scrivania su cui è posata una copia di “Modestia a parte”, una delle sue autobiografie. La voce off ne legge un brano, mentre scorrono fotografie, riprese di un carretto in campagna. Viene ricostruita la prima recita di Petrolini in un ex granaio a Campagnano, nei panni del bell’Arturo, con un cane, e una caduta rovinosa.
Ancora foto d’epoca, tra cui una di Tippetappe, proprietario del baraccone in cui il giovane Petrolini finì per esibirsi come sirena. Manifesti di caffè concerto, foto di varie soubrette. Riprese dello spettacolo teatrale “Pulicinella”. Immagini filmate del suo “Fortunello”. Foto del teatro Jovinelli (interno ed esterno). Nel 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale, Petrolini “varca il Rubicone” e inizia la sua grande stagione (ricordata da Checco Durante). Contro il “borellismo” crea Gastone. Interno di un teatro, le luci si spengono, Durante è seduto nella platea deserta. Filmato e foto di Petrolini che interpreta Gastone.
I personaggi di Petrolini demoliscono la retorica, afferma la voce di commento. Foto di Petrolini in veste di parodia delle dive del muto (il commento dice Bertini, in realtà si vedono foto di Lyda Borelli e un breve spezzone di “Ma l'amor mio non muore”). I suoi personaggi: Giggi er bullo, il Terribile Mustafà, Amleto, Nerone (un attacco alla dittatura). Petrolini a Parigi, alla Comédie Française dove recita Molière come Sganarello (immagini filmate). Ma nei suoi occhi c’era un’ombra di tristezza, sostiene Durante. Vedute di Roma al tramonto: Petrolini muore nel 1936; esterno della casa con poche finestre illuminate, la camera da letto. Durante cammina per strada, fino al busto di Petrolini al cimitero del Verano.
					titolo:
					
								 				Io, Ettore Petrolini
					titolo in italiano:
					Io, Ettore Petrolini
				
																 			
						regia:
						
						
												 			- 
							 Roselli, Ugo
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						Cast & credits:
						
						
										- 
							 Durante, Checco (Interprete)
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							 Lecca, Franco (Fotografia)
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							 Vitalini, Alberico (Musica)
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							 Menchinelli, Giancarlo (Consulenza scientifica)
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							anno: 1971
						
																		
							nazione:  ITALIA
						
																		
							lingua: ITALIANO
						
																								
							sonoro: sonoro
						
																		
							durata: 19 min.
						
																		
							produzione: Corona Cinematografica