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Roma, agosto 1960: tutta la città imbandierata attende l'inizio della 17a Olimpiade, Roma si presenta agli atleti e ai suoi stessi cittadini rinnovata grazie a nuovi impianti sportivi e nuove opere edilizie. La più importante è il Villaggio Olimpico, costruito dall'INCIS e usato dal CONI, durante le Olimpiadi, come alloggio per i circa 8.000 atleti che partecipano alle gare.
All'ingresso del villaggio sventolano le bandiere olimpiche e c'è una statua della lupa, simbolo di Roma. Atleti di diverse nazionalità (cinesi, africani, russi, indiani col turbante, etc) entrano nel villaggio, salgono su vespe e ape-car per raggiungere gli alloggi, altri si rilassano prendendo il sole, chiacchierando e guardando la televisione seduti sotto un tendone. Un atleta si allena saltando su un tappeto elastico all'aperto.
Il film ripercorre quindi la storia del quartiere: geometri e architetti lavorano su tavoli da disegno, immagini di repertorio in bianco e nero mostrano la demolizione con ruspe e mine delle baracche del campo profughi Parioli - al cui posto, dopo un anno di lavori, sorgerà il villaggio - e l'inaugurazione avvenuta il 4 giugno 1960 alla presenza del presidente del consiglio Fernando Tambroni, dei ministri Giulio Andreotti, Giuseppe Togni, Umberto Tupini. Dopo la benedizione religiosa parla il presidente dell'ente costruttore, avvocato Ortolani, davanti a un pubblico numeroso e attento. Poi si torna alle immagini a colori, con una panoramica sul nuovo quartiere. Luigi Moretti, uno dei progettisti, osserva l'opera dal suo studio: edifici, piazze e vie pedonali, i pedoni passano sotto i viadotti, sotto le case ci sono i portici (che ricordano Bologna e Torino, dice il commento). Sono stati piantati degli alberi, che per ora sono piccoli ma cresceranno e renderanno il quartiere molto verde. Vediamo l'ingresso di una palazzina, le scale interne, un appartamento: all'interno una donna esce dal bagno in accappatoio, si asciuga i capelli, si siede sul letto. In cucina c'è un'altra donna, il salone ha anche i termosifoni: tutto è funzionale e moderno. Atleti e dirigenti prendono il sole sulle sdraio lungo la strada, passeggiano, leggono e sostano al bar in una grande sala di ricreazione che finite le Olimpiadi diventerà un mercato coperto, mentre gli appartamenti che ora sono occupati dagli atleti daranno alloggio a 1400 famiglie di impiegati statali. Arriva la sera, gli atleti iniziano a partire: le valigie sono pronte per essere caricate, gli atleti salgono su una jeep. Una vista del villaggio dall'alto, di notte, conclude il film.