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Bassano è famosa per il ponte, gli alpini e il monte Grappa, ma anche architettonicamente è un gioiello con le sue torri, i palazzi, gli affreschi. Qui la vita scorre tranquilla fra una partita a carte, la scelta delle verdure al mercato, il ritrovo al caffè... Un treno arriva alla stazione, le stradine del centro sono percorse da biciclette, la piazza del mercato è occupata da bancarelle e da capannelli di gente che chiacchiera tranquillamente (il commento sottolinea la gentilezza e la dignità dei veneti). Una statua raffigura il pittore Giacomo Da Ponte, una guida illustra i quadri di Da Ponte esposti al museo civico. Un alpino si fa ritrarre nello studio di un fotografo, un altro scrive una lettera alla madre lontana, altri militari sui ritrovano al bar. Un monumento è dedicato al maresciallo Giardino, comandante dell'armata del Grappa durante la Prima Guerra Mondiale, sepolto nel Sacrario di Cima Grappa. Il ponte è il simbolo della città, viene raffigurato in diverse incisioni. A Bassano nel ‘700 lavorava un’importante famiglia di stampatori, i Remondini, e la città era famosa anche per le sue ceramiche, che oggi vengono riprodotte fedelmente e sono esposte nelle vetrine dei negozi. Palazzi affrescati si affacciano sulla piazza dell’orologio. La sera i bar sono affollati, nelle case gli anziani si ritrovano a conversare, le donne ricamano.