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Sinossi:
Filmato propagandistico che presenta i candidati comunisti della provincia di Bologna alle elezioni politiche del 28 aprile 1963 ed illustra il programma elettorale del PCI.
Tra i politici presentati, mostrati spesso in riunioni e comizi: Giancarlo Pajetta; Luigi Orlandi (vicepresidente dell'amministrazione provinciale); Armando Sarpi (assessore comunale); Giancarlo Ferri (segretario regionale per la cooperazione); Giuseppe Venturoli (segretario della camera confederale del lavoro di Bologna); Renato Poli (della Ducati Meccanica); Nello Adelmi (assessore all'agricoltura); Giuseppe Beltrame (assessore comunale); Paolo Fortunati (direttore dell’Istituto di Statistica e ideatore del centro meccanografico dell’Università di Bologna); Veraldo Vespignani (vicepresidente dell’Associazione Regionale della Lega dei Comuni Democratici); il sindaco Giuseppe Dozza; Guido Fanti (segretario della Federazione Comunista bolognese).
Cartelli esplicativi e voce di commento sottolineano: il ruolo del partito nell’assicurare la pace, attraverso l’opposizione ad accogliere i missili Polaris che potrebbero trascinare il paese in una guerra atomica, e proponendo invece neutralità e disarmo. L’auspicio di piene libertà politiche e sindacali all’interno delle imprese, senza le ingerenze violente delle forze dell’ordine. L’impegno per l’attuazione delle Regioni e per una maggiore autonomia degli enti locali. La denunzia delle speculazioni edilizie. La battaglia contro il carovita. La lotta contro la censura democristiana. La riforma scolastica.
Tra le immagini mostrate: scene di guerra. Fotografie di un comizio in Piazza Malpighi del giugno 1960 soppresso dalle forze dell’ordine. Varie inquadrature su Bologna (piazza Maggiore, palazzo D’Accursio, piazza Roosevelt, la questura; via Indipendenza, via Marconi). Il portone di una scuola da cui escono gli studenti. Operai che sistemano la pavimentazione di una strada. Le vetrine della CAMST Viaggi. Operai al tornio e artigiani. Una galleria d’arte. La campagna emiliana. Stabilimenti industriali. Caseggiati di periferia in costruzione. I cancelli della Ducati Meccanica. Un mercato ortofrutticolo. Il macello comunale. Il .Caseificio cooperativa Samoggia. Il centro di Bologna trafficato. L’Istituto di Statistica e il centro meccanografico dell’Università di Bologna.
Film di proprietà della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Tra i politici presentati, mostrati spesso in riunioni e comizi: Giancarlo Pajetta; Luigi Orlandi (vicepresidente dell'amministrazione provinciale); Armando Sarpi (assessore comunale); Giancarlo Ferri (segretario regionale per la cooperazione); Giuseppe Venturoli (segretario della camera confederale del lavoro di Bologna); Renato Poli (della Ducati Meccanica); Nello Adelmi (assessore all'agricoltura); Giuseppe Beltrame (assessore comunale); Paolo Fortunati (direttore dell’Istituto di Statistica e ideatore del centro meccanografico dell’Università di Bologna); Veraldo Vespignani (vicepresidente dell’Associazione Regionale della Lega dei Comuni Democratici); il sindaco Giuseppe Dozza; Guido Fanti (segretario della Federazione Comunista bolognese).
Cartelli esplicativi e voce di commento sottolineano: il ruolo del partito nell’assicurare la pace, attraverso l’opposizione ad accogliere i missili Polaris che potrebbero trascinare il paese in una guerra atomica, e proponendo invece neutralità e disarmo. L’auspicio di piene libertà politiche e sindacali all’interno delle imprese, senza le ingerenze violente delle forze dell’ordine. L’impegno per l’attuazione delle Regioni e per una maggiore autonomia degli enti locali. La denunzia delle speculazioni edilizie. La battaglia contro il carovita. La lotta contro la censura democristiana. La riforma scolastica.
Tra le immagini mostrate: scene di guerra. Fotografie di un comizio in Piazza Malpighi del giugno 1960 soppresso dalle forze dell’ordine. Varie inquadrature su Bologna (piazza Maggiore, palazzo D’Accursio, piazza Roosevelt, la questura; via Indipendenza, via Marconi). Il portone di una scuola da cui escono gli studenti. Operai che sistemano la pavimentazione di una strada. Le vetrine della CAMST Viaggi. Operai al tornio e artigiani. Una galleria d’arte. La campagna emiliana. Stabilimenti industriali. Caseggiati di periferia in costruzione. I cancelli della Ducati Meccanica. Un mercato ortofrutticolo. Il macello comunale. Il .Caseificio cooperativa Samoggia. Il centro di Bologna trafficato. L’Istituto di Statistica e il centro meccanografico dell’Università di Bologna.
Film di proprietà della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
titolo:
Vota comunista
titolo in italiano:
Vota comunista
anno: 1962
nazione: ITALIA
lingua: ITALIANO
sonoro: sonoro
durata: 17 min.
produzione: PCI - Federazione di Bologna